Dress disaster – by Kate Middleton
Cara Kate,
Gentile Duchessa di Cambridge,
Pregiata futura Regina di Inghilterra,
Leggo con apprensione le notizie che circolano nelle ultime settimane su di te, dallo scandalo del topless (complimenti!) all’errore d’abito. Immagino la pressione sia tanta e il dover mantenere un sorriso intelligente e gentile sia stancante. Per questo ti invio questa breve lettera (non posso inviarti una e-mail perché non ho il tuo indirizzo), perché vorrei in un certo qual modo esserti di conforto ma soprattutto evitare in futuro che una tua unghia scheggiata possa riempire le testate dei quotidiani mondiali.
Tutti quanti hanno gridato allo scandalo quando i seni reali sono apparsi sulla rivista Closer e tutti quanti hanno giubilato per il tuo real consorte che subito si è attivato affinché l’onta venisse lavata (non con il sangue!).
Tutte le trasmissioni di costume e società hanno dedicato intere tavole rotonde alla questione, chi dissertando che tu, personaggio pubblico, devi ricordare che mai puoi permetterti una caduta di stile e chi sostenendo che i tempi son cambiati dall’epoca di Grace Kelly e che un monarca è comunque un essere umano con un suo privato.
Sinceramente il tuo topless non ha distratto di una virgola la mia attenzione ed anche se le foto fossero rimaste in giro ti avrei stimato lo stesso, ma l’errore di questo vestitino è veramente da principiante. Possibile che nello stuolo delle assistenti reali nessuna si sia accorta che stavi per indossare un abito tipico delle Cook Islands per omaggiare il popolo delle Isole Solomon?!?
Ma cara Kate, il tuo sorriso rassicurante e la tua spontaneità hanno nuovamente salvato la situazione e di questo te ne siamo grati. La monarchia ha proprio bisogno di un volto nuovo e di valore che ne preservi il fascino: se una ragazza non ha più il sogno di un principe regnante, cosa resta?
Per il prossimo viaggio cara, niente gaffes mi raccomando… per andare sul sicuro scegli il nostro caro Re Giorgio, il grigio Armani va bene in tutte le occasioni.
Un abbraccio.
Roberta
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